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E' l'RSPP, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione il fulcro di un sistema di prevenzione efficace?

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Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, spesso abbreviato in RSPP, è la figura di riferimento quando si parla di sicurezza sul lavoro.  Il suo compito consiste nell'analizzare i rischi a cui sono esposti i dipendenti, nel pianificare percorsi di formazione per sensibilizzare il personale e nel suggerire soluzioni tecniche o organizzative per diminuire il numero di incidenti.  La legge prevede che ogni azienda individui un RSPP, che può essere interno o esterno, a seconda della complessità produttiva e delle scelte del datore di lavoro. Ciò che conta davvero è che la persona designata a ricoprire questo ruolo abbia le competenze necessarie e continui ad aggiornarsi, perché le normative ei possibili pericoli cambiano nel tempo.  L'RSPP non agisce da solo: collabora con il datore di lavoro, i preposti ei lavoratori, creando un circuito virtuoso di prevenzione. Una corretta valutazione dei rischi unita a un'adeguata informazione e formazione permette infatti...

Sei un datore di lavoro e devi organizzare dei corsi di formazione o aggiornamento per gestire le emergenze aziendali? Investi nella sicurezza sul lavoro: scopri le offerte speciali di giugno 2025 sui percorsi formati per addetti al primo soccorso!

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I corsi di formazione e aggiornamento per incaricati al primo soccorso consentono di riconoscere un'emergenza sanitaria, attuare gli interventi di primo soccorso, conoscere i rischi specifici dell'attività svolta, acquisire conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro, sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro.  Grazie alla parte pratica  delle lezioni in programma, l'incaricato apprenderà il giusto modo di intervenire e di come farlo in modo pratico e nelle emergenze. La formazione di una squadra di emergenza e primo soccorso in azienda è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza e il benessere dei dipendenti. Ogni mese MODI organizza edizioni in PROMOZIONE! Non perderle! Corso di aggiornamento per addetti al Primo soccorso durata 4 ore: giovedì 12 giugno 2025 dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Corso di aggiornamento per addetti al Primo soccorso della durata di 6 ore: martedì 10 giugno 2025 dalle ore 14.00 alle ore 16.00 e giovedì 12 giug...

Imparare le competenze essenziali serve a garantire la sicurezza di ogni lavoratore e delle persone che sono presenti nel posto di lavoro.

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Garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre è un obbligo fondamentale per ogni datore di lavoro in Italia, come stabilito dal Decreto Legislativo 81/2008.  Questo implica una serie di responsabilità chiave, tra cui la valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro, la formazione adeguata dei dipendenti, la fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI) e la pianificazione di misure di prevenzione e protezione. La valutazione dei rischi è un processo imprescindibile che consente di identificare e analizzare i potenziali pericoli presenti nell'ambiente lavorativo. Questo processo porta all'elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), un documento obbligatorio che dettaglia le misure preventive e protettive da adottare per garantire la sicurezza dei lavoratori.  È importante sottolineare che la redazione del DVR è un obbligo non delegabile del datore di lavoro Ciò implica l'adozione di misure preventive, la formazione adeguata, la fornitura d...

E' risaputo che ogni lavoratore deve attivamente partecipare alla tutela dell’integrità fisica propria e altrui nei modi e nel rispetto delle disposizioni previste al riguardo dal Testo Unico ma spesso non viene fatto. Perche?

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I lavoratori devono contribuire all‘adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti. Tutto l'organico di un'azienda deve osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale. Il personale deve utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza e utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione. I lavoranti di un'Organizzazione sono tenuti a utilizzare in modo appropriato i DPI - dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi e i mezzi di trasporto. I dipendenti sono tenuti a segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigen...

Sei un RSPP Datore di Lavoro alle prese con la pianificazione dei corsi di aggiornamento e formazione del personale? A aprile 2025 i corsi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro hanno attiva la promozione per i nuovi clienti del VIENI in 2 e PAGA per 1!

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La sicurezza è una responsabilità condivisa. Educare e proteggere i lavoratori con una buona formazione tenendo uno scadenziario per pianificare gli aggiornamenti delle qualifiche dei lavoratori, degli addetti antincendio e primo soccorso, dirigenti, preposti, ecc. è fondamentale! Migliorare la cultura della sicurezza e investire nella formazione aiuta le persone a essere consapevoli dei pericoli e a evitarli. Il datore di lavoro che intende esporsi come figura RSPP, ha l’obbligo di fare dei corsi di formazione  e successivamente ogni 5 anni di seguire un corso di aggiornamento che noi proponiamo anche online per tutti i settori di rischio. Per scaricare la scheda di iscrizione e prendere visione di tutta la programmazione dell'anno 2025  cliccare qui . Per richiedere un preventivo alla segreteria didattica di MODI® su misura per te o per avere la pianificazione dei corsi di formazione e aggiornamento in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’anno 2025 è possi...

il Datore di lavoro può assumere il ruolo di RSPP. Per poterlo fare deve svolgere un corso di formazione in base al rischio dell'azienda. Scegli MODI e iscriviti ai corsi risparmiando!

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I datori di lavoro hanno l'obbligo di garantire la sicurezza dei propri dipendenti in base alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Devono individuare i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e valutare la loro gravità, al fine di adottare le misure di prevenzione necessarie e  adottare le misure necessarie per prevenire i rischi individuati, come ad esempio l'uso di dispositivi di protezione individuale, l'adeguamento delle attrezzature e degli impianti, la formazione dei dipendenti, ecc.; Il datore di lavoro deve informare i dipendenti sui rischi presenti nell'ambiente di lavoro e sulle misure di prevenzione adottate, nonché formarli sulle modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sulle procedure di emergenza e effettuare controlli periodici sullo stato di sicurezza dell'ambiente di lavoro e verificare l'efficacia delle misure di prevenzione adottate; Spetta al DL  d...

E' vero che addetti alle squadre di emergenza vanno indicanti anche nel PEE - Piano di Emergenza e Evacuazione?.

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Il PEE è un insieme di procedure e istruzioni per garantire la sicurezza delle persone in caso di situazioni critiche, come incendi, terremoti, allagamenti o altre emergenze.  È un documento che ha l'obiettivo di affrontare in anticipo le situazioni di rischio e consentire ai dipendenti di abbandonare con tempestività il posto di lavoro o la zona pericolosa minimizzando i rischi e le conseguenze. Oltre alle misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori il D.Lgs 81/08 individua anche le procedure da seguire in caso di emergenza.  Il Datore di Lavoro deve indicare nel documento valutazione dei rischi (DVR) che è obbligatorio per tutte le Organizzazioni con almeno un dipendente, i «nomi» degli incaricati alla squadra di emergenza.  Gli addetti alle squadre di emergenza vanno indicanti anche nel Piano di Emergenza e Evacuazione. Altro obiettivo del piano di emergenza è stabilire percorsi di evacuazione sicuri e punti di raccolta per assicurare che tu...

La sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale. In caso di lesioni personali accidentali, si applica il codice penale e si configura il reato di omicidio colposo.

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In Italia, per quanto riguarda il Codice Penale e gli articoli 595 e 189, è importante notare che tali disposizioni si applicano anche ai casi di infortuni sul lavoro, considera reati che comportano conseguenze legali per gli individui coinvolti.  I reati sono generalmente suddivisi nelle due categorie principali: i delitti, che rappresentano le forme più gravi di reato e prevedono pene più severe come la reclusione o multe significative, e le contravvenzioni, riservate ai reati di minore gravità e punite con sanzioni come l' arresto o l'ammenda. Nel caso di lesioni gravi o gravissime derivanti da infortuni sul lavoro che superano i 40 giorni di prognosi, è possibile stabilito d'ufficio il reato di lesioni personali colpose, come definito nell'articolo 590 del Codice Penale.  Nei casi più gravi, come la morte della persona coinvolta, si configura il reato di omicidio colposo, regolamentato dall'articolo 589. L'omicidio colposo è un reato che viene attribuito a c...

Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI) è un documento che, nel riportare i rischi che possono interferire con il lavoro di imprese appaltatrici o lavoratori autonomi, contiene le misure adottate per eliminare o ridurre quegli stessi rischi

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L'acronimo "D.U.V.R.I." sta per Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza. È un documento previsto dalla legislazione italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, specificatamente dal Decreto Legislativo 81/2008, noto anche come "Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro". Il DUVRI viene redatto dal datore di lavoro committente in situazioni in cui due o più imprese, o lavoratori autonomi, operano nello stesso ambiente di lavoro e le loro attività possono interferire tra loro, creando rischi aggiuntivi per la sicurezza.  Lo scopo del DUVRI è identificare, valutare e gestire questi rischi da interferenza per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti. Il Servizio di prevenzione e protezione interno all’azienda fa attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori. Spesso è lo stesso datore di lavoro a svolgere le funzioni del servizio.  Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI) da Interferen...

Il decreto legislativo n. 81 del 2008 si rivolge ad imprese, enti e pubbliche amministrazioni pubblici o privati in cui sono presenti dei lavoratori subordinati.

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Il decreto legislativo n. 81 del 2008 è comunemente conosciuto come Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro e recepisce le direttive comunitarie in materia e si rivolge ad imprese, enti e pubbliche amministrazioni pubblici o privati in cui sono presenti dei lavoratori subordinati.  Vengono considerati lavoratori subordinati a tutti gli effetti anche i soci lavoratori di cooperative e di società. Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro incentra l’attenzione sulla prevenzione, introducendo l’obbligo, per il datore di lavoro, di porre in essere la valutazione preventiva dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro. Seconde le normative vigenti, il datore di lavoro è obbligato a valutare i rischi legati all’attività che esercita e a individuare le misure più idonee da attuare, in vista della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Il DVR documento di valutazione dei rischi va redatto dal datore di lavoro in collaborazione con l'RSPP, il Medico competente e il R...

La denuncia di malattia professionale deve essere presentata dal datore di lavoro all’INAIL entro cinque giorni dalla data in cui ha ricevuto il certificato medico riferito alla malattia stessa.

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Per infortunio sul lavoro si intente il danno alla salute del lavoratore che avviene durante e per causa del lavoro. Se il lavoratore incorra in un infortunio, deve darne immediata notizia al DL per consentirgli di provvedere alla “Denuncia/comunicazione di infortunio ". La denuncia di infortunio deve essere inoltrata dal datore di lavoro all‘INAIL in caso di infortuni sul lavoro dei lavoratori, dipendenti o assimilati, che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni (escluso quello dell’evento).  La denuncia di malattia professionale deve essere presentata dal datore di lavoro all’INAIL entro cinque giorni dalla data in cui ha ricevuto il certificato medico riferito alla malattia stessa.  Il principale elemento differenziatore tra malattia professionale e infortunio sul lavoro riguarda il carattere dell‘azione lesiva: rapida e violenta per l‘evento infortunistico; latente, lenta nella manifestazione e continuativa nel tempo per la malattia professionale.  Garantir...

Nel tuo DVR hai indicato tutte le mansioni che possono esporre i lavoratori o i studenti che ospiti a rischi specifici per lo svolgimento delle quali viene richiesta una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento?

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Contrastare il fenomeno infortunistico è possibile solo attraverso il rispetto delle regole contenute nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Seconde le normative vigenti, il datore di lavoro è obbligato a valutare i rischi legati all’attività che esercita e a individuare le misure più idonee da attuare, in vista della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Per essere completo il Documento di Valutazione dei Rischi deve contenere anche una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa. Nel DVR vanno indicate le procedure per l’attuazione delle misure nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri. I Consulenti MODI seguono l'Azienda Cliente per tutte l...

La formazione sulla parità di genere UNI/PdR 125:2022 è fortemente consigliata per diverse figure all'interno di un'organizzazione. Per chi in particolare?

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Per comprendere l'importanza strategica della parità di genere e il suo impatto positivo sul business, le Aziende che aspirano alla certificazione UNI/PdR 125:2022 devono coinvolgere l'Alta direzione, i dirigenti, i responsabili HR, i funzionari e i collaboratori e dare loro la giusta formazione per acquisire le competenze necessarie per implementare e gestire il sistema di gestione per la parità di genere. Per approfondire la prassi UNI/PdR 125:2022 e utilizzarla come strumento per migliorare le politiche aziendali le Aziende che desiderano migliorare le proprie politiche di inclusione e diversità devono coinvolgere tutte le persone che operano all'interno dell'azienda per sensibilizzarli sui temi della parità di genere e creare un ambiente di lavoro più inclusivo. Per sviluppare competenze spendibili nel mercato del lavoro, in un contesto sempre più attento all'inclusione e alla diversità MODI eroga i corsi UNI/PdR 125:2022. La partecipazione al corso non è obblig...

In Italia, la formazione sulla sicurezza sul lavoro è un obbligo giuridico per tutti i datori di lavoro e lavoratori, come stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008).

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Nel nostro Paese, la formazione sulla sicurezza sul lavoro è un obbligo giuridico per tutti i datori di lavoro e lavoratori, come stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008). Questo significa che i datori di lavoro sono tenuti a fornire ai propri dipendenti una formazione adeguata sui rischi e sulle misure di sicurezza da adottare, mentre i lavoratori hanno l'obbligo di partecipare ai corsi di formazione previsti. Un buon programma di formazione da molti vantaggi: riduce il rischio di infortuni e malattie professionali:  i lavoratori formati sono in grado di riconoscere i pericoli, adottare le opportune misure di precauzione e seguire le corrette procedure di lavoro, diminuendo così la probabilità di incidenti; aumenta la consapevolezza e la conoscenza dei rischi:  la formazione permette ai lavoratori di comprendere i rischi specifici del proprio ambiente di lavoro e le normative vigenti in materia di sicurezza; migliora le competenze e le capacità:  i lav...

Sicurezza nei luoghi di lavoro: cosa dice il Codice Civile sulle responsabilità del datore di lavoro?

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Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative in materia di salute e sicurezza. La mancata adozione delle misure di prevenzione può comportare non solo conseguenze penali, ma anche pesanti responsabilità civili ed economiche. Per questo motivo, è essenziale adottare un approccio rigoroso e preventivo, rispettando le regole e affidandosi a esperti per una corretta gestione della sicurezza. In Italia, il Codice Civile stabilisce precise responsabilità per il datore di lavoro in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tra queste, è prevista la sua colpa per eventuali danni causati dalla violazione delle norme di sicurezza. Questo principio si basa su un articolo del Codice Civile che afferma: "Qualunque fatto doloso o colposo che cagioni ad altri un danno ingiusto obbliga colui che lo ha commesso a risarcire il danno". I reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono quasi esclusivamente di natura colposa , cioè d...

Un DPI è qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo

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I DPI devono essere messi a disposizione dal datore di lavoro, che provvede a scegliere quelli più adatti ed efficaci, ne cura la manutenzione e fornisce ai lavoratori che ne fruiranno l’addestramento necessario per usarli. I Dispositivi di protezione individuale devono essere impiegati se, in seguito alla valutazione dei rischi si evince che non possano essere evitati o ridotti da misure di prevenzione, mezzi di protezione collettiva o misure, metodi e procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Un DPI è qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. I lavoratori sono tenuti a segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi o dei DPI, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, dandone notizi...

Corso primo soccorso del gruppo A o del gruppo B e C? Scopri ora l'edizione in promozione scelta per il mese di aprile 2025. Approfitta ora per aggiornare o formare i tuoi addetti al primo soccorso aziendale.

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Il corso di formazione per incaricati al  Primo Soccorso  è finalizzato a trasmettere gli elementi conoscitivi di base dei principali traumi e delle principali patologie negli ambienti di lavoro e trasmette le conoscenze necessarie allo svolgimento delle principali attività di gestione di emergenza sanitaria del primo soccorso in particolar modo delle procedure da attivare. Il corso di formazione per i futuri Addetti Primo Soccorso delle Aziende del Gruppo  B o C ha una durata di 12 ore, comprensive di prova pratica. Per le ditte che appartengono al gruppo  A la durata delle lezioni è di 16 ore, comprensive di prova pratica. Per mantenere la qualifica, è necessario svolgere dei corsi di aggiornamento triennali della durata di 6 ore per Gruppo o A; e per il Gruppo B/C di 4 ore. Qui sotto riportate le date dell'edizione in PROMOZIONE per il mese di aprile 2025.  - Corso di aggiornamento per addetti al Primo soccorso durata 4 ore: lunedì 28 aprile 2025 dalle or...

Conosci le origini del sistema legislativo italiano 0in materia di salute e sicurezza? E la norma che ha poi permesso la formazione del testo unico sulla sicurezza D.Lgs. 81/2008?

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Nel 2007 è stata promulgata la Legge 123, che ha introdotto importanti novità nella normativa riguardante la salute e la sicurezza sul lavoro in Italia. Questa legge ha avuto il compito di riformare la materia, delegando il governo a creare un testo unico che unificasse le diverse normative esistenti. Prima dell'entrata in vigore della Legge 123, i datori di lavoro si trovavano a dover navigare tra il Decreto Legislativo 926 e le leggi più datate risalenti agli anni '50. Questa situazione complicava notevolmente l'applicazione delle norme di sicurezza, creando confusione e difficoltà nell'interpretazione delle regole. La Legge 123 si propone di semplificare il sistema normativo, consentendo ai datori di lavoro di attingere a un unico testo per comprendere e applicare le regole di salute e sicurezza sul lavoro. Essa introduce due aspetti fondamentali: gestione degli Appalti : la legge stabilisce l'obbligo di documentare per iscritto le misure di prevenzione e prote...

Lo sai che il datore di lavoro ha l'obbligo di impedire un infortunio e se non adotta le necessarie misure di sicurezza, la sua omissione di azione equivale a causare l'evento stesso?

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Il lavoratore, per legge, deve essere interamente indennizzato dei danni subiti a causa del lavoro. La gestione della pratica è affidata all'INAIL. Se viene riconosciuta la responsabilità civile del datore di lavoro, questi è obbligato a risarcire il lavoratore a seguito di un infortunio.  Oltre agli aspetti di risarcimento di natura civile, si aggiungono quelli penali nei confronti dei soggetti considerati responsabili. È importante ricordare l'articolo 27 della Costituzione italiana, che afferma che la responsabilità penale è personale.  Pertanto, non è possibile condannare un soggetto diverso da colui che ha effettivamente commesso il reato.  Al contrario, nella responsabilità civile, è possibile che a pagare sia un soggetto terzo. Questo spiega l'esistenza delle assicurazioni: se un datore di lavoro viene condannato a risarcire un lavoratore, ma ha stipulato un'assicurazione, sarà l'ente assicurativo a provvedere al risarcimento. Uno degli articoli fondamenta...