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Lo sai che quando un dipendente effettua la movimentazione manuale dei carichi per il suo Datore di Lavoro ci sono degli obblighi in materia di salute e sicurezza?

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Quando parliamo di movimentazione manuale dei carichi ci riferiamo al sollevamento, al trasporto, alla spinta, alla trazione e alla deposizione di oggetti senza l'ausilio di attrezzature meccaniche.  Questo tipo di attività è comune in molti contesti lavorativi, ma comporta anche rischi per la salute, specialmente per la schiena e le articolazioni. La colonna vertebrale detta rachide ha la  funzione di sostegno nel mantenimento delle posizioni del corpo e nel compimento di movimenti. Il lavoro deve essere organizzato in modo da ridurre al minimo la movimentazione manuale, ricorrendo all'ausilio di mezzi meccanici. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi il Datore di Lavoro deve: organizzare i posti di lavoro in modo che la movimentazione avvenga in condizioni di sicurezza; valutare le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro e evitare o ridurre i rischi adottando misure adeguate; sottoporre i lavoratori alla sorveglianza sanit...

La collaborazione tra le diverse figure della sicurezza è fondamentali per prevenire gli infortuni e le malattie professionali e promuovere una cultura della sicurezza condivisa.

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Il Testo Unico  sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs n. 81 del 2008),  sancisce che, per ridurre i costi dovuti al verificarsi degli infortuni, l’assenteismo e il turnover ed aumentare la produttività e la qualità lavorativa, il luogo di lavoro deve essere un ambiente sano e sicuro. Il datore di lavoro non è l'unico che deve garantire la sicurezza nell'ambiente lavorativo.  Spetta infatti anche i lavoratori che devono collaborare al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali. Insieme al DL, ai dirigenti e ai preposti anche i lavoratori devono collaborare al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali utilizzando in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione, frequentando con interesse i corsi e evitando comportamenti a rischio. In Italia la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è definita dal D.Lgs del 9 aprile 2008, n.81 anche conosciuto come Testo Unico sulla Sicurezza s...

Lo sai che lo stress lavoro correlato può essere provocato da fattori diversi come i turni di lavoro, l'eventuale inadeguatezza della gestione aziendale, l'ambiente di lavoro e la carenza di comunicazione?.

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Lo stress lavoro correlato è uno squilibrio che si verifica quando il lavoratore non si sente in grado di corrispondere a quelle che sono le richieste lavorative, tale condizione è spesso accompagnata da disturbi, disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale.  Lo stress è un fenomeno che si verifica in presenza di eventi o caratteristiche di eventi che vengono percepiti dalla persona che li deve affrontare come significativi per il proprio benessere e che vanno oltre le sue capacità di farvi fronte”. Quando si parla di "fenomeno stress" che si verifica in presenza di eventi o caratteristiche di eventi", si fa riferimento a carichi di lavoro eccessivi, conflitti interpersonali o cambiamenti organizzativi, che possono influenzare il benessere del lavoratore. La condizione di stress non si identifica solo ed esclusivamente con una situazione di “molto lavoro”: non è la quantità del lavoro da svolgere ma la percezione di non avere le risorse necessarie (es. le conosce...

I DPI da dare in uso ai lavoratori devono essere scelti per proteggerli dai rischi presenti in un determinato ambiente di lavoro.

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I DPI da far utilizzare ai lavoratori devono rispondere a determinati requisiti tecnici quali la conformità ai requisiti CE che è la dichiarazione del produttore che attesta che il prodotto è conforme alla normativa europea in materia di sicurezza.  I Dispositivi di Protezione Individuale devono essere specificamente scelti per proteggere dai rischi presenti in un determinato ambiente di lavoro.   I DPI devono essere adatti alle condizioni ambientali del luogo di lavoro, come temperatura, umidità, presenza di sostanze chimiche, ecc.  È importante che siano confortevoli e non devono compromettere la salute del lavoratore.  I DPI devono essere regolabili e adattabili alle caratteristiche fisiche di chi li indossa. Non basta semplicemente fornire i DPI. È fondamentale che il lavoratore sia consapevole dei rischi e che sappia utilizzare correttamente il dispositivo per potersi proteggere in modo efficace. Il Datore di Lavoro deve informare preventivamente il lavoratore s...

Sicurezza nei luoghi di lavoro: una scelta e non un caso. Per garantirla si richiede esperienza, competenza e conoscenza sulle normative vigenti.

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Il Decreto 626/1994 ha avuto un ruolo storico nella trasformazione della cultura della sicurezza sul lavoro in Italia. La sua eredità è evidente nel successivo D.Lgs. 81/2008 , che ha raccolto e perfezionato i principi introdotti dalla 626, creando un quadro normativo più strutturato e completo. Ancora oggi, la 626 è ricordata come un punto di svolta per il miglioramento delle condizioni di lavoro e la protezione dei lavoratori in Italia. Il Decreto Legislativo 626/1994 ha introdotto importanti innovazioni, molte delle quali rimangono ancora oggi centrali nella gestione della sicurezza sul lavoro. Questa norma rappresenta il recepimento di diverse direttive europee . Negli anni ’90, con l’ingresso dell’Italia nella Comunità Europea (poi Unione Europea), si è resa necessaria l’armonizzazione delle normative nazionali con gli standard comunitari, per garantire regole comuni su aspetti fondamentali, tra cui la salute e sicurezza sul lavoro. Il Decreto 626 è stato dunque il risultato di q...

L'utilizzo prolungato dei videoterminali può comportare rischi significativi per la salute dei lavoratori, tra cui affaticamento visivo, disturbi muscolo-scheletrici e stress psicologico.

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Per mitigare i rischi da utilizzo videoterminali, il Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce che i lavoratori hanno diritto a una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti di lavoro continuativo al videoterminale.  Il datore di lavoro è tenuto a valutare i rischi associati all'uso dei VDT, considerando aspetti quali la vista, la postura e le condizioni ergonomiche e igieniche dell'ambiente di lavoro.  Il DL deve garantire una sorveglianza sanitaria adeguata, fornendo dispositivi speciali di correzione visiva, come occhiali per la media distanza (50-70 cm), a spese dell'azienda, quando i dispositivi normali risultano inadeguati. Per prevenire disturbi legati all'uso dei Videoterminali, è fondamentale che i lavoratori adottino una postura corretta: spalle rilassate, gomiti e ginocchia a 90°, avambracci, polsi e mani in posizione diritta, e un'inclinazione della tastiera che eviti la flessione dei polsi.  Il margine superiore del monitor dovrebbe essere leggermente al di sotto...

Affidarsi a un consulente esperto in organizzazione aziendale e normative vigenti, come quelli della società MODI SRL, non è un costo superfluo, ma un investimento strategico per il successo e la sicurezza della tua azienda.

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MODI SRL, attiva dal 1998 e leader nel settore della consulenza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Veneto e non solo. Collaborare con MODI SRL significa beneficiare di: soluzioni personalizzate per identificare e gestire i rischi specifici della tua azienda; supporto continuo per rispettare le normative vigenti ed evitare sanzioni; ottimizzazione delle risorse, dimostrando che una gestione efficace della sicurezza non solo tutela i lavoratori ma migliora anche l’efficienza complessiva dell'azienda; possibilità di nominare un RSPP esterno, alleviando il datore di lavoro da obblighi complessi, con la garanzia di una gestione impeccabile e professionale; assistenza tecnica telefonica gratuita. Scegliere la Società di Consulenza e formazione MODI SRL con sedi a Mestre e Spinea Venezia, non è solo una scelta intelligente per la tua azienda, ma anche un modo per garantirti serenità e sicurezza, con servizi di alta qualità a prezzi competitivi. Con il Servizio "...

I DPI indossati e tenuti dai lavoratori allo scopo di essere protetti contro uno o più rischi durante il lavoro devono essere adeguati ai rischi ed all’ambiente di lavoro e essere dati individualmente a ciascun lavoratore che li conserverà con la massima cura ed attenzione.

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La normativa sulla sicurezza sul lavoro impone ai datori di lavoro di fornire ai dipendenti i DPI adeguati e il preposto deve verificarne l'utilizzo corretto, dando per primo il buon esempio. I DPI sono strumenti, attrezzature e vestiario progettati per proteggere i lavoratori durante l’attività lavorativa. Molti infortuni, sia di grave che di lieve entità, possono essere evitati con un corretto utilizzo dei mezzi di protezione individuali. Anche gli “indumenti da lavoro”, indossati nella maniera giusta, sono di utile prevenzione per poter lavorare a contatto con macchine ed attrezzature affinché non costituiscano una fonte di pericolo per la propria ed altrui incolumità.  I DPI devono essere utilizzati quando non è possibile eliminare i rischi sul lavoro o ridurli in modo adeguato attraverso altri mezzi come le misure tecniche di prevenzione come ad esempio, migliorare la ventilazione o installare barriere di protezione. I mezzi di protezione collettiva invece sono dispositivi o m...

Il datore di lavoro non è l'unico che deve garantire la sicurezza nell'ambiente lavorativo, secondo il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 anche i lavoratori devono collaborare al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali.

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Il D.Lgs n. 81/08 noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, sancisce che per ridurre i costi dovuti al verificarsi degli infortuni, l’assenteismo e il turnover ed aumentare la produttività e la qualità lavorativa, il luogo di lavoro deve essere un ambiente sano e sicuro. Il datore di lavoro non è l'unico che deve garantire la sicurezza nell'ambiente lavorativo, secondo il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 anche i lavoratori devono collaborare al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali. Tutti i lavoratori devono collaborare al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali e  osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva e individuale. I lavoratori non devono compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di loro competenza ovvero che possano compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori. I lavoratori  sono t...

Organismo di Vigilanza: un alleato prezioso per rispettare il Modello 231! MODI SRL assume l'incarico di ODV

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L'Organismo di Vigilanza, noto come ODV, è il soggetto incaricato di sorvegliare che il Modello Organizzativo 231 sia pienamente attuato, verificando che i protocolli definiti non rimangano sulla carta ma siano davvero assimilati nei flussi di lavoro.  L'ODV deve essere indipendente e dotato di poteri di indagine e iniziativa, in modo da scovare eventuali irregolarità, proporre modifiche e mantenere aggiornata la documentazione.  Questo organismo non si limita a un controllo statico: se svolge il proprio ruolo in modo approfondito, diventa il fulcro della legalità aziendale.  La prevenzione di reati richiede regole chiare ma anche un monitoraggio continuo, e proprio per questo l'ODV collabora con il top management, ricevendo segnalazioni e suggerendo le migliori procedure da implementare o correggere.  Le aziende che desiderano conformarsi realmente al D.Lgs. 231/2001 devono assicurarsi di scegliere persone adeguatamente formate, in grado di comprendere sia gli aspet...

Con la certificazione ISO 37001 puoi combattere la corruzione! Crea con MODI SRL il tuo sistema di gestione e certificati!

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La corruzione rappresenta un pericolo serio per le aziende e può manifestarsi in forme diverse, dalle tangenti a pratiche di favoritismo o frode.  La ISO 37001, standard internazionale per i sistemi di gestione anti-corruzione, è stata pensata per sostenere le organizzazioni nella prevenzione, individuazione e gestione di comportamenti illeciti che potrebbero compromettere la loro reputazione e stabilità finanziaria.  Adottare la ISO 37001 significa creare procedure specifiche per segnalazioni e monitorare situazioni a rischio, identificare le figure responsabili per il controllo, definire regole chiare sugli omaggi e sulle relazioni con fornitori o partner.  Non è un semplice manifesto di buone intenzioni: comporta l'attivazione di programmi formativi, la realizzazione di audit interni e la predisposizione di canali di segnalazione sicuri.  Se implementata nel modo corretto, la ISO 37001 permette di coltivare una cultura aziendale in cui l'etica è al primo posto, ri...

In un mondo del lavoro che sta diventando sempre più complesso e regolato, la figura di un consulente e che assume il ruolo di RSPP in esterno è dunque un valore aggiunto imprescindibile per ogni azienda

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La sicurezza sul lavoro rappresenta un aspetto cruciale per il benessere di ogni lavoratore e per la prosperità di ogni azienda.  Non si tratta di un obiettivo che può essere raggiunto in modo isolato, ma piuttosto di un processo continuo e condiviso che coinvolge non solo i lavoratori, ma anche i datori di lavoro, le istituzioni e i professionisti del settore. La costruzione di un ambiente di lavoro sicuro è un impegno che deve essere portato avanti ogni giorno, e richiede una cooperazione costante per prevenire incidenti, tutelare la salute e garantire che ogni lavoratore possa tornare a casa in sicurezza alla fine della sua giornata. Un elemento fondamentale in questo processo è la conoscenza e l’applicazione delle normative vigenti, che sono in continua evoluzione.  Le leggi in materia di sicurezza sul lavoro non solo definiscono obblighi e responsabilità, ma pongono anche linee guida specifiche per ogni settore.  Queste normative possono essere complesse e difficili ...

All'interno di ogni azienda tutti i lavoratori devono essere informati sui rischi connessi alla loro attività e formati adeguatamente in materia di sicurezza.

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All’interno di ogni azienda tutti i lavoratori devono essere informati sui rischi connessi alla loro attività e formati adeguatamente in materia di salute e sicurezza.  Un luogo di lavoro sicuro tutela le vite umane e protegge i lavoratori da infortuni e malattie professionali. L'ambiente di lavoro deve essere ottimale per tutelare e proteggere i lavoratori da infortuni e malattie professionali. Lavorare in sicurezza significa ridurre l’assenteismo e il turnover aumentando la produttività e la qualità lavorativa e protegge i lavoratori da infortuni e malattie professionali e nello stesso momento abbassa i costi connessi al verificarsi degli infortuni. Per promuove la cultura della Sicurezza nei luoghi di lavoro e opportuno ideare iniziative di sensibilizzazione, responsabilizzazione e promozione della prevenzione, finalizzate alla riduzione sistematica degli eventi infortunistici. La tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro comprende tutte quelle misure preventive da adottare pe...

UNI/PdR 125: la strada verso una parità di genere concreta

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La UNI/PdR 125 offre alle organizzazioni un quadro di riferimento per garantire a donne e uomini le stesse opportunità professionali, eliminando barriere e discriminazioni.  Il documento non è solo un insieme di principi astratti, ma contiene indicazioni precise per pianificare e gestire le politiche di parità di genere, analizzando la situazione attuale e fissando obiettivi di miglioramento. Promuovere la diversità e l'inclusione si traduce spesso in una maggiore creatività nel problem solving, in una migliore gestione dei talenti e in un aumento della motivazione.  Le aziende che scelgono di seguire questa prassi di riferimento, infatti, notano un ritorno positivo sull'immagine e sulla produttività interna.  Implementare UNI/PdR 125 implica formare i responsabili, mappare i processi di selezione e carriera, definire indicatori per misurare i progressi e adottare procedure trasparenti. Le barriere culturali possono essere superate solo con un lavoro costante e un forte i...

MOG 231: la chiave per una gestione trasparente e responsabile

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Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, comunemente noto come MOG 231, deriva dal D.Lgs. 231/2001, la normativa che disciplina la responsabilità amministrativa delle società in caso di reati commessi dai vertici o dai dipendenti nell'interesse dell'ente.  Integrare un MOG 231 efficace significa mappare con precisione i processi aziendali, individuare le aree dove potrebbero insorgere comportamenti illeciti e stabilire procedure di controllo e formazione che rendono il sistema robusto e trasparente.  Non è un'attività da sottovalutare, poiché prevede l'introduzione di regole chiare, la definizione di responsabilità e la creazione di un Organismo di Vigilanza indipendente il vantaggio di adottare un MOG 231 va ben oltre il semplice rispetto delle norme. Un modello di organizzazione è lo specchio di una cultura aziendale che pone l'onestà al centro, riducendo così la probabilità di reati e il rischio di sanzioni. Inoltre, dà un messaggio forte al mercato: l...

L'importanza di ISO 45001 per la sicurezza e il benessere dei lavoratori

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La ISO 45001 è lo standard internazionale per i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Il suo obiettivo è instaurare un ambiente privo di rischi e infortuni, coinvolgendo il personale a tutti i livelli.  A differenza di un approccio meramente reattivo, questa norma punta sul miglioramento continuo, richiedendo l'analisi regolare di incidenti e quasi-incidenti, la verifica delle procedure di emergenza e la revisione delle misure di protezione adottate.  Le aziende che decidono di certificarsi ISO 45001 inviano un segnale chiaro: la sicurezza dei dipendenti non è una voce di spesa, ma un investimento che porta a un clima più sereno, a meno assenze per malattia ea una reputazione più solida sul mercato.  Per applicarla nel modo corretto, è necessario individuare responsabilità precise, formare i lavoratori e organizzare audit interni, in modo da mantenere il livello di sicurezza sempre elevato.  Il supporto di un consulente specializzato rende più agev...

Lo sai che il Documento di Valutazione dei Rischi vale come garanzia di un ambiente di lavoro più sicuro?

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Il Documento di Valutazione dei Rischi, comunemente abbreviato in DVR, è il fulcro della prevenzione negli ambienti di lavoro.  Il suo scopo principale è individuare i pericoli presenti in ogni fase operativa e pianificare le misure di protezione più idonee, tenendo conto sia delle attrezzature che delle caratteristiche specifiche dei lavoratori.  Questo documento, redatto con cura e costantemente aggiornato, ha la capacità di ridurre in modo significativo il numero di incidenti e infortuni.  Un DVR ben gestito aumenta la consapevolezza dei rischi all'interno dell'azienda, favorisce la formazione adeguata del personale e crea un clima di collaborazione tra datore di lavoro, preposti e lavoratori.  Spesso si tende a considerarlo solo un obbligo formale, ma in realtà rappresenta un vero e proprio strumento di organizzazione e pianificazione della sicurezza, in grado di far emergere eventuali criticità prima che sfocino in problemi più seri.  Aggiornarlo diventa fo...

Perché il GDPR 679/2016 è un'opportunità e non solo un vincolo normativo? Scoprilo con i consulenti di MODI SRL di Mestre e Spinea Venezia!

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Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, o GDPR, ha rivoluzionato il concetto di privacy imponendo alle imprese di tutta Europa regole chiare per la gestione dei dati personali.  Anagrafiche clienti, contatti fornitori, database di marketing: ogni processo che comporta l'uso di informazioni sensibili deve essere analizzato e reso conforme.  Molte aziende vedono inizialmente il GDPR come un ulteriore adempimento, ma in realtà costituisce un'occasione per impostare un sistema di gestione dei dati più sicuro e funzionale, aumentando anche la percezione di sicurezza da parte di clienti e collaboratori.  Un approccio metodico porta a organizzare i flussi informativi in ​​modo ordinato, a definire le responsabilità in materia di protezione dei dati ea garantire procedure che minimizzino i rischi di furti e violazioni. Inoltre, formare il personale al rispetto della privacy riduce drasticamente la possibilità di errori umani.  È importante ricordare che il GDPR 20...

I lavoratori sono tenuti a partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro e sottoporsi ai controlli sanitari previsti dalla normativa di riferimento o comunque disposti dal medico competente

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Il D.Lgs n. 81/08 noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, sancisce che per ridurre i costi dovuti al verificarsi degli infortuni, l’assenteismo e il turnover ed aumentare la produttività e la qualità lavorativa, il luogo di lavoro deve essere un ambiente sano e sicuro. La collaborazione tra i diversi soggetti è fondamentali per prevenire gli infortuni e le malattie professionali e promuovere una cultura della sicurezza condivisa. Insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti anche i lavoratori devono collaborare al fine di prevenire gli infortuni e le malattie professionali utilizzando in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione. I lavoratori  sono tenuti a partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro e sottoporsi ai controlli sanitari previsti dalla normativa di riferimento o comunque disposti dal medico competente. La tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro comprende tu...

Per essere completo il Documento di valutazione dei rischi deve contenere anche l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati

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Il Documento di valutazione dei rischi o DVR va redatto dal datore di lavoro in collaborazione con l'RSPP, il Medico competente e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza una volta che è stata conclusa la valutazione di tutti i i rischi per la salute (malattie) e la sicurezza (infortuni) presenti in azienda. La valutazione dei rischi per salute e sicurezza e deve tenere conto di ogni possibile rischio (fisico, chimico, biologico etc.) che può presentarsi nell’ambiente di lavoro in considerazione dell’attività lavorativa esercitata.  Nel DVR rientrano la scelta delle attrezzature di lavoro, delle sostanze o miscele chimiche utilizzate, dei rischi legati allo stress lavoro-correlato e i rischi per le lavoratrici in stato di gravidanza.  Il DVR va aggiornato dal datore di lavoro in occasione di modifiche del processo produttivo o dell‘organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori. Ti serve un DVR? La valutazione dei rischi ...