Come va gestito il rischio meccanico e la direttiva macchine e cosa si intende per "pericolo associato all'utilizzo di macchine e attrezzature"?.
Le attrezzature di lavoro che vengono messe a disposizione dei lavoratori devono essere, secondo le indicazioni del Decreto Legislativo 81, conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto e devono essere marcate CE.
Il rischio meccanico è definito come l'insieme dei fattori fisici che possono provocare una lesione per l'azione meccanica di componenti di una macchina, di attrezzi, di parti materiali solidi o fluidi espulsi.
Il pericolo di subire un infortunio a causa del contatto con parti in movimento di macchinari o attrezzature, o dell'esposizione a forze meccaniche generate da questi è sempre molto alto.
Le tipologie di rischio meccanico sono numerose e possono variare a seconda del tipo di macchina o attrezzatura utilizzata.
Le cause principali del rischio meccanico sono molteplici e legate alle caratteristiche delle macchine stesse.
Le parti in movimento, come ingranaggi e cinghie, rappresentano una delle maggiori fonti di pericolo.
Altri rischi comuni includono i punti di presa, dove le mani o gli indumenti possono essere trascinati, le proiezioni di materiale, lo schiacciamento tra parti mobili, il taglio da lame o utensili affilati e l'impigliamento in parti rotanti.
Una «macchina» è un’attrezzatura costituita da almeno due pezzi che lavorano insieme per svolgere un compito preciso, di cui uno si può muovere non grazie alla forza umana o animale (ma fonte di energia esterna) esempi di macchine sono:
macchine utensili: tornio, fresa, trapanatrice veicoli;
elettrodomestici: lavatrice, frigorifero, forno macchine agricole: trattori, mietitrebbie;
impianti industriali: linee di produzione, robot industriali.
Il fabbricante di una macchina riveste un ruolo cruciale nella garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro. La normativa vigente impone a questa figura una serie di obblighi specifici, volti a prevenire incidenti e tutelare la salute dei lavoratori.
• accertarsi che soddisfi i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute;
• predisporre il fascicolo tecnico della costruzione che dimostri la conformità della macchina ai requisiti della direttiva;
• preparare le istruzioni d’uso e manutenzione;
• redigere la dichiarazione CE di conformità che deve essere custodita per almeno 10 anni dall’ultima data di fabbricazione della macchina.
Le istruzioni d'uso di una macchina devono essere redatte in una lingua comprensibile per l'utilizzatore finale e devono essere accurate e complete. Se tradotte deve esserci anche la copia originale
La Dichiarazione di conformità è l'atto con cui il fabbricante dichiara, sotto la propria personale responsabilità, che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali della Direttiva.
La marcatura CE deve essere rilasciata per le macchine ma anche per i componenti di sicurezza gli accessori di sollevamento le catene, funi e cinghie i dispositivi amovibili di trasmissione meccanica.
La figura del consulente per la sicurezza sul lavoro è fondamentale per qualsiasi azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni.
Avvalersi di questo professionista significa investire nella salute e nella sicurezza dei propri dipendenti, ma anche nella competitività e nella sostenibilità dell'azienda stessa.
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