In Italia, l'obbligo di effettuare valutazioni di rumore e vibrazioni dipende dal settore di attività e dalle specifiche normative applicabili.
In generale, tutte le aziende italiane sono tenute a rispettare i limiti di esposizione al rumore e alle vibrazioni previsti dalla normativa nazionale ed europea.
Tuttavia, l'obbligo di effettuare valutazioni dettagliate di rumore e vibrazioni può variare a seconda del settore di attività e delle attività specifiche svolte.
Ad esempio, le aziende che svolgono attività industriali sono spesso soggette a controlli e valutazioni dettagliate per la gestione del rumore e delle vibrazioni sul posto di lavoro.
Lo stesso vale per le aziende che gestiscono macchinari pesanti, come cantieri edili, impianti di perforazione, ecc.
In ogni caso, è sempre importante che le aziende adottino misure di prevenzione per limitare l'esposizione dei lavoratori a rumore e vibrazioni.
Queste misure possono includere l'adozione di dispositivi di protezione individuale, la manutenzione regolare dei macchinari, la progettazione di spazi di lavoro adeguati e l'adozione di tecniche di lavoro sicure.
In particolare se i lavoratori sono esposti ai rischi derivanti dal
rumore e dalle vibrazioni meccaniche, ad esempio durante l’utilizzo di
attrezzature elettromeccaniche o mezzi meccanici, è necessaria una valutazione
specifica del rischio.
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